La farinata di cavolo nero è un piatto tipico della cucina toscana. E’ il simbolo della civiltà contadina, fatto con ingredienti poveri, ma gustosi.
Naturalmente l’ingrediente principale è il cavolo nero. Per chi non lo conoscesse, questo tipo di cavolo ha foglie grandi di colore verde scuro con riflessi bluastri e la superficie delle foglie ricoperta da “bolle”. E’ molto resistente al freddo; da il suo meglio dopo le prime gelate, ed è infatti l’ingrediente principale di molte zuppe invernali.
Esistono una serie infinita di varianti della farinata, vi proporrò la mia versione…..
Fate dorare un trito di cipolla, porri, carote e sedano con qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Dopo qualche minuto aggiungete il cavolo nero (300 g) privato della sua costola e tagliato a striscioline. Aggiungete un po’ d’acqua e fate stufare le verdure.
Dopo qualche minuto aggiungete i fagioli (250 g) cotti precedentemente con qualche foglia di alloro e di salvia e un pezzo di alga Kombu.
A fine cottura, passate una parte dei fagioli, e aggiungetela alle verdure insieme al resto dei fagioli con la loro acqua di cottura. Solitamente per la farinata si utilizzano i borlotti, ma se preferite potete utilizzare anche i cannellini. Fate cuocere a fuoco basso; poi aggiungete “a pioggia” la farina di mais (150 g) mescolando bene affinché non si formino grumi, salate e, se sarà necessario, aggiungete dell’acqua. Il risultato sarà una crema densa e saporita.
Servite con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Buon appetito!!
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